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IPR Tracker: quantificare i contributi a una soluzione collaborativa

IPR Tracker

Riccardo Apreda, Gualtiero Fantoni, Paolo Valleri e i ragazzi del Leaning Lab di Pisa (anche spiritosi, come si capisce dal nome che gioca con il concetto di Living Lab) hanno sviluppato IPR Tracker: un software che, in un processo collaborativo di ricerca della soluzione ad un problema, ripartisce la paternità della soluzione stessa tra i partecipanti.

Immaginate che un committente – diciamo un’azienda – ponga un problema – diciamo “come fare a pulire una superficie”. I partecipanti provano a dare risposte interagendo attraverso un forum, e propongono varie possibilità, collaborando a svilupparle. Alla fine il committente sceglie una soluzione che trova convincente, e la retribuisce. Come dividere il compenso tra i partecipanti? Qui interviene IPR Tracker. Un parser analizza il testo e lo disambigua; un motore semantico accorpa sinonimi, antonimi etc. e identifica i lemmi di cui sono composti i post; infine, i lemmi presenti nella soluzione vengono “tracciati” nei post precedenti fino alla prima volta in cui sono comparsi. Alla fine, il programma propone una suddivisione della paternità della soluzione sulla base di chi ha fornito gli elementi che compaiono nella soluzione, e quando.

Lo trovo molto ingegnoso, e mi piacerebbe organizzare un test drive con la community di Kublai (gennaio?). Non posso postarvi il paper qui (non è Creative Commons), ma potete chiederlo agli autori.

Due giorni divertenti (se sopravvivo)

Domattina mi sveglio presto, non a casa mia ma a Matera. Alle 8 ho una presentazione di Kublai all’OECD World Forum. Noi presentiamo da Second Life, e i colleghi del Dipartimento per le politiche di sviluppo partecipano dallo stand del DPS al Forum. Che si trova a Pusan: l’ora indegna serve a collimare con il fuso orario coreano.

Dopo colazione, una breve passeggiata tra i Sassi mi porta a Matera Fablab. Sotto la guida di “Mr. Arduino” Massimo Banzi costruiremo un sistema di regia a distanza per webcam (ci serve per gli spazi laboratorio di Visioni Urbane). Massimo dice che useremo i motori elettrici degli specchietti retrovisori delle auto per muovere le webcam a distanza! Nel pomeriggio mi divido tra Fablab e la sessione sulle industrie creative degli Open Days. Nel frattempo arriva il resto del team di Kublai, e mi sa che ci tocca pure una riunione. Cena ufficiale con tutti-ma-proprio-tutti.

Venerdì sono impegnato in Progetto in un giorno, un laboratorio che mira a condensare il percorso di Kublai in una giornata. E’ la prima volta che ci proviamo, spero e credo che ci divertiremo. Alle 17 finiamo, mi cambio e mi metto a giocare ad A-maze, il gioco urbano inventato dal gruppo di Criticalcityper Matera. E gli altri concorrenti sono avvisati, gioco per vincere!

Tutto si può dire del mio lavoro, ma non che sia noioso. Un giorno devo fare una riflessione seria su cosa stanno diventando le politiche di sviluppo. Se riesco a riprendermi.