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Il Web 2.0 vs. Don Abbondio

David ha notato una cosa interessante: cercava su Wikipedia alcune parole chiave che hanno a che fare con le politiche europee (progetti o “buzzwords” come NESSI, Living Labs o digital business ecosystem). Le ha trovate, ma sono voci che “hanno problemi”, “potrebbero contenere affermazioni non verificate”, “sembrano pubblicità”). Conclusione (di David):

wikipedia and social software are very good in “cutting the crap”

Viene in mente Renzo che, nei Promessi Sposi, protesta per il tergiversare fumoso di Don Abbondio:

– Si piglia gioco di me? – interruppe il giovine. – Che vuol ch’io faccia del suo latinorum?

Ci ho riflettuto, e secondo me c’è una ragione precisa per cui questo accade. Nel web 2.0 tutti hanno diritto di parola; è, per definizione, un mondo “publish, then filter”. Per dare la possibilità a chi ci ascolta di farsi un’idea di quello che stiamo dicendo (e quindi filtrarlo) senza dovere investire troppo tempo e fatica, sta emergendo una netiquette che indica la forma breve come quella più appropriata: l’abstract e non il saggio, le slides e non il testo della presentazione, il video di tre minuti di highlights e non la versione integrale. La popolarità di formati come Pecha Kucha va, credo in questa direzione. Meglio abituarsi: i convegni in cui ti chiedono un intervento di un’ora ci sono ancora… ma è improbabile incontrarci gente interessante.

Questo, però, non è necessariamente una cosa facile. La mia esperienza è che quasi nessuno sa usare efficacemente la forma breve. Una presentazione di cinque minuti non è una versione concentrata di una di trenta, è proprio un’altra cosa. Mi sto esercitando. Per ora sono arrivato a dieci, anzi a 9’22”.

Folk 2.0: i FF sul web sociale nel 2007

Negli ultimi anni mi sono interessato del web sociale sia come economista che come musicista. La mia esperienza musicale – con il ruolo assolutamente fondamentale assunto dalla rete nell’industria musicale – mi ha portato a riflettere su come si usa internet per comunicare “molti a molti” invece che “uno a molti” come ai vecchi tempi dei mass media; questa riflessione, a sua volta, mi ha portato a interessarmi in modo un po’ più attivo di internet come strumento per fare il mio lavoro di musicista. Lo raccontavo a primavera all’EBA Forum, come si vede dal video qui sotto. Ecco un riepilogo delle cose fatte:

  • alla fine del 2005 (aspettavamo di andare in studio con Peter Walsh per registrare Onda) abbiamo aperto il primo blog dei FF, quello su Blogger. Jessica e io ci siamo fatti un’idea dell’impegno che tenere un blog implica, anche se in retrospettiva bloggavamo in modo “1.0”, raccontando fatti nostri senza più di tanto ricercare la conversazione interattiva con i lettori. A luglio 2007 abbiamo rifatto il sito nella sua forma presente, sostituendolo con un “blog glorificato” che gira su una piattaforma per il blogging, WordPress, e fatto migrare il vecchio blog qui su fiamma.org. Da allora il nuovo blog ha avuto oltre 11.000 visite e erogato oltre 37.000 pagine. In questi due anni abbiamo pubblicato 300 post (questo è il 301°) e raccolto 469 commenti.
  • nel maggio 2006 abbiamo aperto un profilo myspace del gruppo. Non capivamo bene a cosa servisse, ma lo facevano tutti. A oggi quel profilo è stato visitato oltre 10.000 volte, con quasi 8.000 ascolti dei brani. Gli amici sono 1.122. Ma soprattutto, abbiamo capito che “c’è qualcuno là fuori”: quando abbiamo provato a usare il nostro profilo per cercare una persona con cui collaborare abbiamo avuto molte richieste. Io su Myspace sono qui.
  • una cosa che invece non abbiamo fatto noi, è successa un po’ da sola, è lo sbarco dei FF su Last.fm. Gli ascolti dei FF in Last.fm risultano essere 10.000 scarsi, circa come i miei amati Mouth Music o Cisco, molto più di grandi del folk italiano come Riccardo Tesi (2.115) o la Nuova Compagnia di Canto Popolare (4.759), ma molto meno degli U2 (24.196.768). Gli ascoltatori dei FF in Last.fm sono 1.183, abbastanza da riempire un teatro molto grande. Last.fm fa anche una cosa molto carina, che è la “radio che suona come i Fiamma Fumana”. In teoria dovrebbe programmare artisti simili a noi: in pratica funziona per tag forniti dagli ascoltatori (“electro folk”, “world”, “italy,”, “female vocals”…), per cui parte bene (FF, Varttina, Tesi, Mouth Music, Modena City Ramblers), poi la coppia “italy” e “female vocals” prende il sopravvento e Radio FF comincia a programmare Giuni Russo, Donatella Rettore, L’Aura e perfino Rita Pavone! Se avete un account Last.fm, o avete voglia di farvelo, per favore visitate la nostra pagina e metteteci dei tag tipo folk, world music, electronica o roba così! Io su Last.fm sono qui.
  • infine c’è l’avventura del blog del progetto Di madre in figlia, ri-lanciato appena qualche settimana fa dopo una falsa partenza. Vedremo…

 

Folk 2.0: FF in the social web in 2007

In the last few years I got really interested in social web both as an economist and as a musician. My music experience – with the major role taken on by the web in the music industry – got me thinking pretty hard about how to use the Internet to communicate “many to many” rather than “one to many” as in the old times of mass media; these reflections, in turn, made me want to be a more active user of the web as a tool for my job as a musician. I gave a talk about this at the EBA Forum, as you can see in the video below. Here’s a summary of what we did:

  • at the end of 2005 (just about to start recording Onda) we launched the first FF blog, the one on Blogger. Jessica and I got a taste for the kind of commitment that keeping a blog implies, though looking back on it we were blogging in a “1.0” fashion, telling stories but not really trying to get readers involved in a conversation. In July 2007 we replaced our old website with the present “glorified blog” – which runs on a blogging platform, WordPress – and migrated the old blog here onto fiamma.org. Since then the new blog was visited more than 11.000 times and “narrowcasted” more than 37.000 pages. In these two years we wrote exactly 300 posts (this one not included) which spooled 469 comments.
  • in may 2006 we opened a myspace band profile. We did not really know what to do with it, but everyone and their dog was doing it. That profile rounded up more than 10.000 visits with almost 8.000 song plays. Friends are 1.122. Above all, we found out that someone is indeed out there: when we tried to use our myspace identity as a tool to find someone to cooperate with a lot of people showed up. On Myspace I am here.
  • onething that we did not do, it just sort of happened on its own is FF taking roots in Last.fm. “Scrobbles”, or plays, of FF music on Last.fm turn out to be just short of 10.000, about the same as my beloved Mouth Music or Cisco, much more than Italian folk royalty like Riccardo Tesi (2.115) or the Nuova Compagnia di Canto Popolare (4.759), but much less than U2 (24.196.768). FF listeners on Last.fm are 1.183, enough to fill a very large theatre. Another nice feature of Last.fm is a radio sounding like Fiamma Fumana. In theory it should play artists “like” us; in practice it is based on tags eneterd by listeners ( (“electro folk”, “world”, “italy,”, “female vocals”…), so it starts of well with FF, FF, Varttina, Tesi, Mouth Music, Modena City Ramblers, then the “Italy” and “female vocals” tag kick in and it trails off towards improbable Italian female pop singers. If you are or plan to be Last.fm users, please visit our page and tag us sensibly… let’s save the radio. I am here on Last.fm.
  • finally, I must mention the From mother to daughter blog, relaunched a few weeks ago after a false start… we will see.