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Progettazione evento: la forza delle idee e la concretezza dei numeri; l’importanza della guida e del coordinamento.

Ieri per la prima volta Alberto ha dato al gruppo di progettazione dell’evento delle cifre (ancora ipotetiche e da confermare) di possibile impegno finanziario del progetto Booster sull’evento di settembre e ha avanzato l’ipotesi di pensare a quell’importo come al 50% del budget già finanziato, da integrare in fase di progettazione con un uguale importo di eventi organizzati dalla rete da finanziare attraverso i canali del Comitato dei Giochi e degli sponsor.
Queste informazioni e indicazioni segnano per me uno scarto nella progettazione: finora tutto si era basato sulla forza delle idee e queste da sole avevano avuto la capacità di portare i soggetti fino a questo punto, ma giunti in fase di progettazione e budget operativi, gli “imprenditori veri” hanno avuto bisogno di informazioni e indicazioni sul budget totale dell’evento e su un’idea di come raggiungerlo. Per dirla in altri termini credo che le società “a scopo di lucro”, a differenza delle associazioni, ci abbiano chiaramente e ripetutamente comunicato (facendo domande sul budget) il fatto che loro non potevano sopportare l’incertezza e la “nebulosità” di discorsi basati sulla forza delle idee che avrebbero dovuto convincere istituzioni e “smuovere la città” e che non riuscivano a “immaginare concretamente” la dimensione di una cosa che non avevano mai visto. Loro avevano bisogno di cifre, di risorse disponibili, del budget totale dell’evento e di un’idea su come coprirlo. Avevano bisogno di qualcuno che le “immaginasse” per loro e che ovviamente lo facesse in modo credibile e realistico.

Un altro aspetto emerso dalla progettazione è secondo me l’esigenza e l’importanza della presenza di una guida/coordinatore, di qualcuno cioè che conduca le riunioni e i soggetti continuamente, lasciando spazio a tutte le idee e alla discussione “democratica”, ma che poi sia in grado di trarne una sintesi e faccia superare al gruppo le situazioni “di stallo”, senza imporre delle decisioni, ma proponendo una via d’uscita possibile. In questo senso molto importante è anche “il chi” e “il come” redige i resoconti delle riunioni che poi vengono messi a disposizione di tutti, presenti e assenti (si discute se questi debbano essere “una sintesi e un passo in avanti”, oppure una semplice “fotografia della discussione”). Altro aspetto fondamentale è la presenza di rappresentanti del partenariato al tavolo della progettazione, per evitare che decisioni prese faticosamente dal gruppo di lavoro debbano essere riviste perché “non compatibili” con il progetto e le possibilità e decisioni del partenariato che lo promuove.

Sfuma la festa del 26 (?): gli allievi si lamentano di “papà Booster”, un’occasione perduta

Erano diversi giorni che si parlava della festa del 26 e si capiva che, al di là della bella idea iniziale, in pochi avevano veramente voglia di impegnarsi per organizzarla e suonarci. Per prendere una decisione definitiva abbiamo deciso di convocare una riunione per mercoledì (scorso), al termine delle lezioni. Posto qui alcune impressioni personali su quell’incontro.

La decisione dev’essere degli allievi e per questo lasciamo volutamente la discussione a loro: Cristiana (che è quella che più si sta impegnando per questa cosa) presenta la situazione, poi alcuni interventi pongono al centro del dibattito il fatto che il progetto Booster non tutela gli allievi in caso di “fallimento” della serata, si fa addirittura esplicito riferimento (poi criticato da altri del gruppo) a Booster come un genitore: loro si impegnano per lui (?) ma se poi le cose vanno male… Io e Elisa interveniamo solo per dire che questa cosa se la devono togliere dalla testa, che questa è un’idea loro, noi stiamo cercando di facilitarla dando delle opportunità, ma devono essere loro a sfruttarle e a prendersi carico delle eventuali conseguenze positive e negative, sarebbe troppo facile e diseducativo se Booster facesse loro “da mamma”. Poi lasciamo a loro la decisione e abbandoniamo la riunione (il treno ci aspetta). Il risultato è davvero deludente, i ragazzi decidono comunque di non fare la festa.
Per me questa cosa significa che non sono “un gruppo”, non hanno veramente voglia di fare una cosa insieme, di dimostrare quanto valgono alla città, un vero peccato… Alberto avanza il dubbio che, come in tutti i gruppi, poche persone possano “bloccare la situazione”, sta a loro dimostrare se le cose stanno così o no.

Lavori in corso

Alla riunione di lunedì del Gruppo Progettazione Evento erano presenti nella stessa stanza Nicola Scuccimarra di Localbus (che ha ospitato l’incontro), Giampiero Palumbi di Soundlabs, Umberto Palazzo del Wake Up!, Piero Lucarelli di Arezzo Wave Abruzzo, Paolo Visci di Clapdance, Massimo Coscia e Luigi Pagliarini di Ecoteca (Claudio Di Dionisio di Events 365 si è scusato per l’assenza dovuta a motivi di lavoro e ha detto che sarà sicuramente presente ai prossimi incontri). A questo “incredibile” gruppo di organizzatori di eventi pescaresi e abruzzesi si sono uniti, sempre nella stessa affollatissima stanza, rappresentanti di Melaesse, Rosaemente, Pescara Lug, Metro Olografix, Loov, Web Festival and Music Festival e degli allievi dei corsi di formazione di Booster, il tutto alla presenza di Claudia Civitarese dell’Assessorato alla Cultura di Pescara e dei coordinatori di Booster e The Hub. Credo che a chiunque capitasse di scorrere questo registro delle presenze di una riunione post-lavoro infra-settimanale non-decisiva senza essere informato sull’esistenza di un progetto chiamato Booster sarebbe portato a chiedersi: “Che diavolo sta succedendo a Pescara?”

Certo non è facile prendere decisioni quando si è in così tanti e così diversi, e non è facile farlo in una sera, ma se si analizzano tutte le posizione emerse (anche dall’utilissima mailing list attivata) in effetti la discussione ha portato verso alcune idee in modo più forte e più ricorrente di altre, e forse a questo punto può ritornare utile il consiglio di Paolo Verri (Torino Internazionale) per il funzionamento di queste riunioni di progettazione condivisa: “Ascoltate le opinioni di tutti, poi cercate di trarne una sintesi e fare un passo in avanti”. Lunedì (domani) alla riunione plenaria dei Gruppi di Lavoro saranno presentate queste proposte e l’assemblea deciderà se approvarle e proseguire i lavori o se rimetterle in discussione.

Nel frattempo il progetto va avanti, la Regione ha garantito il via libera alla realizzazione di una carta tematica sulla musica in Abruzzo in collaborazione con il portale online del Servizio Cartografia, io ho fatto la mia prima esperienza da docente (nel modulo di business plan del corso di formazione per organizzatori di attività musicali di Booster) e si discute della possibilità di ripresentare la domanda all’Unione Europea per una seconda edizione di Booster. Ma su tutte queste cose vi daremo maggiori aggiornamenti nel prossimo futuro… per ora è tutto: “lavori in corso”.