La trasparenza nelle pubbliche amministrazioni: il caso dei Comitati di Sorveglianza di Abruzzo ed Emilia Romagna

Ipotizzate di voler consultare i verbali del Comitato di Sorveglianza semestrale (che per legge/regolamento devono essere resi pubblici) per vedere le valutazioni espresse da questo organo riguardo l’efficienza e la qualità dell´esecuzione dei documenti di programmazione e quindi delle loro varie voci di spesa.

Ipotizzate ora di essere in Emilia Romagna.
Cercando nei siti della regione arrivereste qui: 6 verbali, una spiegazione di che cos’è un CdS, la lista dei membri e il regolamento. Aprendo l’ultimo verbale (del 19/6/2006, ne manca almeno un altro più recente) potreste leggere un documento di 7 pagine che inizia con la lista dei presenti e continua con l’ordine del giorno, il contributo di ciascuno alla discussione, l’elencazione degli importi spesi per ciascuna voce e le intenzioni future in merito alle voci non totalmente utilizzate, gli indirizzi e i propositi per il periodo di programmazione 2007-2013, i commenti dei presenti.

Provate invece a ipotizzare di essere in Abruzzo.
Dopo una ricerca internet vi trovereste qui: un solo verbale disponibile datato 23 giugno 2005, di 2 pagine e mezzo, piene di frasi burocratiche “vaghe” (“Il CdS prende atto dello stato di attuazione finanziaria del DocUP”, “I Servizi della Regione si impegnano ad effettuare un serrato monitoraggio delle criticità esistenti e ad assumere tutte le iniziative in grado di risolverle”, “Il CdS approva il RAE con le modifiche proposte nel corso della riunione tecnica del 22 giugno”, “Il CdS prende atto delle informazioni fornite dal Valutatore Indipendente”, etc.), dove si fa riferimento continuo a normative senza indicarne i contenuti, si cita un ordine del giorno non specificato, la dichiarazione di merito più interessante risulta essere “I rappresentanti del Ministero dell’Economia e Finanze e della Commissione esprimono preoccupazione per l’andamento delle misure 1.1. e 1.2.” (senza spiegare a cosa queste misure fanno riferimento).

A voi cosa verrebbe da pensare?

P.S. per curiosità ho cercato anche i verbali del CdS della Regione Sicilia, li trovate qui e la prima impressione è che siano fatti bene.

Un pensiero su “La trasparenza nelle pubbliche amministrazioni: il caso dei Comitati di Sorveglianza di Abruzzo ed Emilia Romagna

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.