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Booster a Malta

A Jesse Marsh (è un consulente che lavora in Sicilia, ci siamo conosciuti a eChallenges) deve essere proprio piaciuto l’approccio del progetto Booster. La settimana scorsa, alla riunione di un INTERREG a cui partecipa (si chiama Medins – The Mediterranean Intangible Space), ha proposto di puntare su un circolo virtuoso tra portatori di tradizione (come gli artigiani tradizionali e i cantastorie), i ricercatori (antropologi, etnologi ecc.) e quelli che chiama “media creatives”. E’ molto simile al nostro modello “rockers-hackers”, e infatti nella slide successiva c’è la mappa di Pescara vecchia tratta dal nostro Atlante della creatività.

Riporto qui sotto le slides di Jesse. Il suo modello (con dentro gli hackers) si trova nella slide 10, la mappa di Pescara nella slide 11.

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Mappa della creatività a Pescara

L’ufficio cartografico della regione Abruzzo avrebbe dovuto fare una mappa online con i dati del nostro Atlante della creatività nell’area metropolitana di Pescara, (una hit su Scribd: 1368 views al momento in cui scrivo) ma si è un po’ perso nella burocrazia (bisogna chiedere l’autorizzazione all’ufficio formazione professionale, che segue i progetti EQUAL, e questo pare richieda mesi, anni…. è da gennaio che siamo dietro a questa cosa). Così oggi, in un impeto di do-it-yourself stile punk del 77, mi sono messo su Community Walk e l’ho fatta io. Ci ho messo un’ora, e ho usato un servizio gratuito di meshup del database geografico di GoogleMaps, il che solleva qualche interrogativo sul ritorno effettivo degli investimenti in tecnologia fatti dal progetto di e-government cartografico della Regione Abruzzo.

Siccome aggiornare il sito di Booster è sostanzialmente impossibile (scadute le password Aruba, non si capisce chi ha quelle nuove, la mappa la pubblico qui. Carina, no? Se zoomate, si vede molto bene il cluster della musica nel “quartiere latino” di Pescara Vecchia, sul fiume.

Ho caricato su Scribd una nuova versione dell’Atlante della creatività di Pescara che incorpora queste mappe.

Ideas for planning a weddingCommunityWalk Map – Atlante della creatività nell’area metropolitana di Pescara

The Hub al Bollenti Spiriti CreativeCamp di Bari

E’ la prima volta, credo, che il presidente di una regione apre un barcamp; è la prima volta, credo, che le istituzioni regionali promuovono un barcamp (e lo fanno a tema creatività giovanile); era la prima volta che si teneva un barcamp in Puglia, e ci sono stati (nonostante i pochi giorni di preparativi) 250 iscritti sul wiki e oltre 40 interventi. Sulla creatività giovanile in Puglia qualcosa si muove, il fermento è avvertibile e il successo inaspettato di questo barcamp lo testimonia.

Io arrivo in ritardo (e senza valigia) a causa di un’Alitalia sempre più inaffidabile e mi trovo catapultato in un luogo stupendo, l’ex monastero di Santa Scolastica a Bari Vecchia, pieno di ragazzi che sia aggirano curiosi per le sale del camp (qui e qui le foto). Sono ospite di Municipale Balcanica e ARTI per Bollenti Spiriti, il programma regionale sulle politiche giovanili in Puglia. Ospite di istituzioni, quindi, nelle quali però i protagonisti sono ragazzi, tutti ventenni e trentenni, con una gran voglia di fare e di cambiare la propria regione, e la sensazione per la prima volta di poterlo fare davvero. Incontro e conosco così Annibale D’Elia, Nico Marziale, Massimo Avantaggiato… e i tanti altri che hanno organizzato in maniera impeccabile questo camp.

Dopo il mio intervento mi fermo a parlare con Nico dei Laboratori Bollenti Spiriti in Puglia: vecchi immobili dimessi, edifici scolastici in disuso, palazzi storici abbandonati, ex monasteri, mattatoi, mercati o caserme che diventeranno 138 laboratori per le diverse forme di espressione giovanile (sul sito ufficiale la mappa mashup). Parliamo in particolare di quello di Terlizzi, dove Municipale Balcanica ha coordinato un enorme processo di progettazione partecipata con tutti i soggetti locali che si occupano di giovani e creatività, per definire la proposta di gestione per l’ex mattatoio che sarà ristrutturato. A dicembre si sapranno i risultati del bando, poi, nel caso in cui la gestione sarà assegnata a loro, ha proposto che The Hub collabori alla definizione e realizzazione di iniziative che coinvolgano la rete territoriale e il pubblico nella gestione e frequentazione del nuovo centro culturale. Ne parlerà anche con Alberto al prossimo incontro di inizio ottobre in Basilicata.

La serata prosegue fra le decine di presentazioni e tutte le altre iniziative collegate nelle sale attigue dell’ex convento e lunghe le vie di Bari Vecchia per quella che è la seconda edizione de La notte dei ricercatori. Attorno all’una finisce il camp e vado con i ragazzi dell’organizzazione a fare un giro in centro e poi in birreria. Parliamo di ciò che ha funzionato e ciò che si può migliorare (la discussione continua sul blog ufficiale a più voci), di come abbiano partecipato al camp i giovani creativi e non la comunità informatica e opensource, del WaveCamp, di The Hub e Booster, di Visioni Urbane in Basilicata, del mio nuovo incarico per il DPS (che mi riporterà presto in Puglia), dei risultati che le istituzioni potrebbero avere se utilizzassero il loro ruolo e potere in modo corretto e utile… Mi fanno sentire come fossi uno di loro da sempre, eppure era la prima sera che li vedevo. Mi dicono che apprezzano le cose che facciamo, e che “loro sono lì, e magari in futuro ci sarà la possibilità di collaborare”. Grazie, ragazzi, grazie davvero, spero di rivedervi presto.

E ora le slides del mio intervento: