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Pensa coi cinghiali: spazi nuovi per musica nuova

A parte le emozioni personali, l’esperienza di Balla Coi Cinghiali mi è piaciuta molto. Come Radicazioni (ma in modo forse più evoluto e consapevole) mi sembra uno spazio per la musica di tipo nuovo, che ha alcune caratteristiche del tipico festival di fascia bassa italiano (pubblico molto giovane e simpaticamente fricchettone, ingresso libero, grandi folle) e altre dei festival di livello alto americani e canadesi (campeggio sul sito del festival, attenzione agli spazi di relax e all’intrattenimento tutto il giorno e non solo la sera, con un wake-up stage, stage di danza pomeridiani, l’half-pipe per gli skateboard etc., attenzione per l’ambiente e la buona cucina). Entrambi questi festival – e immagino altri, che non conosco – sono in forte crescita, e stanno allevandosi il “loro” pubblico.

Questa, finalmente, mi sembra una buona notizia per la musica.Con i Modena City Ramblers ho partecipato a due ondate di nuova musica, quella delle posse e quella del “nuovo rock italiano”. In entrambi i casi il punto non era che nuovi artisti cercavano di farsi largo su spazi esistenti: per esempio, non siamo andati a Sanremo per giocarcela con, per dire, Enrico Ruggeri. Il punto era che un’alleanza di musicisti e organizzatori culturali che condividevano età e riferimenti culturali (e ideali) hanno creato spazi nuovi: i centri sociali per le posse, la rete dei live club per il nuovo rock italiano.

Perché questa strategia riesca ci vogliono sia artisti che organizzatori, e la vera risorsa scarsa sono i secondi. Forse la via di uscita dall’impasse attuale della musica italiana passa dai sentieri aperti dai cinghiali.

Addio, e grazie per tutto il pesce: i Fiamma Fumana si fermano

Ho cambiato le corde alla chitarra e passato diversi pomeriggi a ripassare i pezzi: sabato sera suono con i Fiamma Fumana a un festival che mi interessa molto, Balla Coi Cinghiali (ne ho parlato qui). Credo che sarà l’ultimo concerto per un bel po’. Tra la crisi di creatività che avverto nell’ambiente musicale; la decisione di Jessica di lasciare il gruppo dopo essere diventata madre; i vari impegni degli altri FF; e lo spostarsi dei miei stessi interessi, non credo proprio che sia il caso di continuare. La musica è una cosa troppo bella e importante per farla controvoglia, di mestiere, trascinandosi. Non riesco nemmeno a immaginare di fare un altro disco senza avere una cosa che sento di dovere assolutamente dire al mondo. Meglio fermarsi a riflettere, magari provare a fare altro.

Non starò a fare grandi discorsi. Ringrazio tutte e tutti, chi ha cantato, chi ha suonato, chi ha ascoltato e ballato, chi ci ha creduto. Non vi dimenticherò mai, mai. Credo ancora nella visione della musica tradizionale dell’Italia e dell’Emilia che torna ad essere materiale vivo, ballato nelle discoteche, suonato nelle proverbiali cantine e sentito vicino, come un pezzo del “noi”. Sono certo che questa musica resterà con me, e magari un giorno sentirò che è venuto il momento di dare di nuovo il mio contributo. Sabato, a BCC, suonerò a cuore nudo. Sipario.

So long, and thanks for all the fish: Fiamma Fumana stand by

I changed my guitar’s strings and practiced all the songs: on Saturday night I’m performing with Fiamma Fumana at a festival I am really intrigued by, Balla Coi Cinghiali. I think it will be the last FF show for quite a while. The creativity crisis I sense in the music scene; Jessica’s decision to leave the band, after she became a mother ; the various commitments of other FF members; and the shift in my own interests made me conclude that going on would be a mistake. Music is too beautiful and too important to be made on the side, using one’s consummate experience. I can’t even imagine making another album, in the absence of an urgent, vital message to get out to the world. Better to stop, think, maybe try out new stuff.

This is no time for giving speeches. I wish to thank everyone who sang, played, danced, listened, believed. I will never forget you. I still believe in the vision of Italy’s traditional music as living matter, to be danced in clubs, played in the proverbial garages and kept near to our hearts. I am certain that this music will stay with me, and maybe one day I will feel that my contribution is needed again. Saturday, at BCC, I will perform with a naked heart. That’s all folks.