Un mese da diavolo straniero

Il 24 dicembre derogherò ai rituali natalizi per partire per la Cina. Conto di rimanerci quasi un mese, fino a metà gennaio. Sono curioso di questo paese sterminato sia nello spazio (è molto grande e popoloso) sia nel tempo (è molto antico, e sembra deciso a giganteggiare nel futuro), e vorrei saperne di più. Farò base a Shanghai, ma spero di visitare anche Pechino, Shenzhen, e Hong Kong.

Mi piacerebbe approfittare dell’occasione per incontrare persone interessanti che vivono in Cina, che siano cinesi o “diavoli stranieri” (ci chiamano così, pare) espatriati, e condividere con loro qualche idea. In particolare, mi piacerebbe conoscere esperti/e di sviluppo regionale e di industrie creative, soprattutto dal lato delle politiche pubbliche (funzionari governativi o simili). Se hai dei contatti in quelle città da suggerirmi, ti sono grato se ti metti in contatto con me. Mi trovi su tutti i social network principali (tranne Baidu, dovrò rimediare), o puoi scrivermi a alberto[chiocciola]cottica[punto]net.

6 pensieri su “Un mese da diavolo straniero

  1. Tiziana

    Caro Alberto, confesso la mia nera ignoranza sulla Cina. Quello che farei al posto tuo è mettermi in contatto con persone italiane che ci lavorano. Potresti iniziare contattando gli uffici ICE. (Istituto per il Commercio con l’estero).

    http://www.ice.gov.it/paesi/asia/cina/ufficio4.htm

    Come sai, spesso i funzionari dei ministeri sono ottime persone e molto competenti. Permettimi poi di spezzare una lancia a favore dell’ICE, presso cui ho preso un master in commercio internazionale. Grazie a loro ho fatto la stagista in una banca a Londra e ho imparato a mangiare indiano! Era appena qualche secolo fa 😐 !

    In bocca al lupo!

    Tiziana

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  2. Rizomagosophicus

    Caro Alberto, buona esplorazione! Anch’io di Cina e dintorni sono a digiuno. Ho trovato però in Rete notizia di un libro recentissimo che parla di “storie” italiane (prevalentemente imprenditoriali) nate “all’ombra del Dragone”, utile forse per un primo orientamento. Altrimenti esistono gli Istituti di Cultura Italiana all’Estero…. mmmmmah! Chissà se gettano veramente ponti tra culture diverse o servono a pagare prebende al politico di turno!
    Qui sotto il link al libro e ai suoi due autori
    http://www.orientarsiincina.com/

    Attendiamo dunque illuminanti suggestioni dal tuo pellegrinaggio!

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