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Due comunità online a colpo d’occhio: Edgesense cresce

Durante l’estate, il gruppo di Wikitalia ha lavorato duro per perfezionare Edgesense, il tool per l’analisi di rete in tempo reale delle comunità online che stiamo costruendo nell’ambito del progetto CATALYST. Mentre noi lavoravamo sulla nostra comunità tester ufficiale, quella di Matera 2019, è successa una cosa bella: mi è capitato di parlare di Edgesense con Salvatore Marras, e lui mi ha chiesto di provarlo su Innovatori PA. Edgesense è appena in alpha, ma la curiosità di vedere come si sarebbe comportato su una comunità molto più grande di quella di Matera 2019 (oltre diecimila utenti registrati!) è stata troppo forte.

Sorpresa: nonostante usi lo stesso software di Matera 2019, Innovatori PA non è solo più grande: è proprio diversa. Sorpresa ancora più grande: Edgesense ti permette di vedere la differenza a occhio (clicca qui per un’immagine ingrandita).

Anche le metriche confermano. Innovatori PA, che ha oltre 700 nodi attivi (cioè che hanno contribuito scrivendo post o commenti), dà luogo a una rete piuttosto sparsa, con “solo” 1127 relazioni. La distanza media è piuttosto alta, 3.76 gradi di separazione (se si pensa che Facebook ne ha solo 4.74 – fonte); la modularità, cioè la naturalezza con cui puoi dividere la rete in sottocomunità (Edgesense le distingue per colore) è molto alta.

Viceversa, la comunità di Matera 2019 dà luogo a una rete abbastanza connessa, 872 relazioni , quindi l’80% di quelle di Innovatori PA, ma con meno un terzo dei partecipanti. I gradi di separazione medi tra due partecipanti sono solo 2.50, e la modularità è molto più bassa.

Se volete divertirvi a giocare con Edgesense – tra le altre cose vi permette di vedere la crescita della rete nel tempo – andate qui per Matera 2019. Non c’è bisogno di installare niente, si accede attraverso il browser. Vi consiglio il tutorial che abbiamo preparato per insegnare in modo interattivo i rudimenti dell’analisi di rete per le comunità online (trovate un link “tutorial in alto a destra nella pagina). L’installazione di Innovatori PA è ancora un po’ ballerina, ma a breve verrà resa disponibile.

Dragon Trainer: scende in campo Wikitalia

Da oltre un anno lavoro per mettere in piedi un progetto per costruire un sistema per migliorare la gestione delle comunità online; sono convinto che questo sia molto importante per migliorare la governance, perché le comunità online sono il modo di gran lunga più efficace ed economico che sia stato trovato finora per mobilitare l’intelligenza collettiva – e, specie in tempi  di crisi, l’intelligenza collettiva è la carta migliore che le istituzioni pubbliche possono giocare per aumentare la loro capacità di gestire grandi quantità di informazione per prendere buone decisioni. Il nome provvisorio del progetto è Dragon Trainer (si, lo so, è un nome da nerd, lo cambieremo): deriva dal fatto che gestire una comunità online per svolgere un compito specifico (per esempio esplorare i possibili scenari per una decisione pubblica) è come ammaestrare un animale molto grande e forte, come un drago: è troppo forte perché si possa costringerlo, occorre, in qualche modo, convincerlo. L’idea fondamentale è mettere a disposizione delle persone che si trovano a gestire progetti pubblici strumenti di analisi di rete sofisticati ma semplici da interpretare che leggono direttamente nei database delle piattaforme online che usano. Finora, strumenti di questo tipo sono stati riservati solo ai sistemi corporate come Facebook, che però non sono in linea con l’accountability minima richiesta a progetti pubblici.

Questo tentativo era inserito in un progetto di ricerca più ampio, al quale ho partecipato sotto l’egida di un’azienda spagnola, 24amp. Fortunatamente, questo progetto ha vinto una selezione ed è stato finanziato dalla Commissione Europea; sfortunatamente, 24amp ha dovuto ritirarsi dal consorzio per problemi amministrativi – nonostante il progetto vincitore citi il mio nome come work package leader.

Rimedieremo. Il direttivo di Wikitalia ha deciso di costruire Dragon Trainer come un nuovo pezzo del suo pacchetto di applicazioni. Gli obiettivi del progetto sono pienamente coerenti con quelli dell’associazione, cioè aumentare l’intelligenza, l’apertura e la collaboratività del governo soprattutto locale usando Internet. Io sono entrato in Wikitalia proprio per occuparmi di questi aspetti, e quindi sarò io a seguire direttamente questo progetto per l’associazione.

Nelle prossime settimane esplorerò possibili vie per realizzarlo. Il mio primo obiettivo è costruire un partenariato internazionale e trovare fondi per costruire sia il codice che la conoscenza scientifica che lo sostengano – possibilmente poco denaro, ma molto libero da burocrazie varie. Se volete saperne di più (o, meglio ancora, partecipare) potete guardare il video di presentazione, iscrivervi al Google Group di Dragon Trainer (in inglese) o scrivermi direttamente a alberto [chiocciola] cottica [punto ] net.

Io sfondo porte: estendere i limiti del coinvolgimento dei cittadini nell’azione di governo

Venerdì ero di nuovo in Italia, per tenere un keynote su Wikicrazia al ForumPA. Ho fatto bene ad accettare, perché mi sono divertito tantissimo: ho parlato davanti a una sala molto motivata (anche troppo: ho cominciato alle 13 e mi hanno tenuto sulla corda con le domande fino alle 14.30) e soprattutto piena di gente diversa dai policy geeks che mi seguono di solito. La discussione seguita alla presentazione mi è sembrata particolarmente calda, sincera e utile – certamente a me, ma spero anche agli intervenuti.

Ho deciso di puntare su ciò che è accaduto a valle del libro: cioè, sui nuovi e interessanti problemi che si aprono quando un’amministrazione decide di muoversi in modo wikicratico. L’esperienza a cui ho fatto più riferimento è quella di Edgeryders: in quella sede stiamo provando a dare più peso alla partecipazione dei cittadini integrando il software sociale con software per l’analisi scientifica. Questo ha l’effetto di dare al contributo del citizen expert la stessa veste di autorevolezza e di verifica indipendente dei contributi degli esperti di professione, e quindi si traduce in un empowerment del cittadino che partecipa al dialogo. Abbiamo anche parlato della necessità di “sfondare porte”, utilizzando politici e funzionari innovatori (spesso con contratti a tempo, in modo che non abbiano troppa paura di contraddire la struttura dove serve) per aprire nuovi canali di lavoro, estendendo lo spazio delle azioni percepite come possibili dall’amminsitrazione.

Tutto questo si traduce nella necessità di un ecosistema della governance necessariamente più complesso di una burocrazia weberiana; il settore pubblico da solo non può produrlo senza riforme profondissime, dolorose e forse impossibili. Io stesso ho fatto la scelta di donare un (bel) po’ di tempo a iniziative di società civile, come Spaghetti Open Data e soprattutto Wikitalia. La mia presentazione è stata un’ottima occasione per parlare un po’ di Wikitalia, e presentare a tutti il suo nuovo segretario generale, Antonella Pizzaleo.

Clicca qui per vedere il video della presentazione (molto professionale, complimenti!).

È stato bello anche rivedere un po’ di policy geeks italiani, come Flavia Marzano, Matteo Brunati, Ernesto Belisario e Gigi Cogo, che ormai inizio a sentire come amici. Grazie a Forum PA e Gianni Dominici di avermi invitato! Qui sotto trovate le slides dell’intervento, che in diversi mi hanno chiesto.