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Wikicrazia nella coda lunga: l’e-commerce diventa personale

To sidestep the usual distribution problems associated with books that are not bestsellers, I am taking steps. I have become an alpha tester of an Italian startup called Blomming, whose vision is “to make e-commerce as personal as blogging”. I am now my own e-retail outlet.

Gli editori hanno, da sempre, il problema della distribuzione. I distributori che veramente raggiungono in modo capillare le librerie, in Italia, sono sostanzialmente tre. Per questo servizio si prendono una fetta molto sostanziosa dei ricavi: un piccolo editore mio amico paga il 70%.

Wikicrazia – come un po’ tutto quello che ho fatto, anche da musicista – si colloca nella coda lunga (il besteseller, come l’hit da Top of the Pops, non è nelle mie corde), e infatti è pubblicata da un piccolo editore. Per me è stata una scelta di testa e di cuore: Ottavio Navarra è mio amico da sempre, e il rapporto di fiducia che ci unisce ci permette di osare molto di più di quello che mi sarebbe concesso con un editore più strutturato (per esempio, pubblicare le bozze del libro in rete, con licenza Creative Commons). Naturalmente, però questa scelta la sto pagando, e molto cara. Continuo a ricevere segnalazioni da lettori che hanno provato a ordinarlo in libreria, e i cui librai si sono rifiutati di fare l’ordine: troppo complicato, troppa fatica per 15 euro. Un lettore di Modena ha ordinato dieci copie; il libraio l’ha tenuto in ballo due settimane, poi gli ha risposto che non riusciva a procurarselo.

Conseguenza 1. Non mi sento proprio di consigliare a chi fosse interessato a leggere il mio libro di perdere tempo con le librerie (che invece funzionano benissimo per Harry Potter e Bruno Vespa). Usate Internet: siamo presenti su tutti i principali circuiti di distribuzione, compreso il neonato Amazon.it. Qui trovi un elenco completo delle possibilità a disposizione.

Conseguenza 2. Come ai primi tempi dei Modena City Ramblers, l’avventura culturale nella coda lunga diventa un fatto personale. Il business ti snobba? E tu renditi indipendente, fai da solo. Per questo ho accettato di diventare un alpha tester di Blomming: mi piace l’idea che, come dice il suo fondatore e mio amico Alberto D’Ottavi, l’e-commerce sia tanto personale quanto tenere un blog. Se volete Wikicrazia, e allo stesso tempo vi fa piacere incoraggiare i primi passi di una startup italiana, potete comprarlo direttamente da questo blog, cioè da me. È esattamente come un gruppo rock che si porta dietro i suoi CD e li vende ai proprio concerti, e quindi mi ritrovo. E già che ci siamo, li vendo anche (offline) ai concerti di 40 anni (calendario), insieme ai dischi dei MCR e di Cisco. Golia, attento a te: qui stiamo imparando a usare le fionde! 🙂



Wikicrazia nella coda lunga: l’e-commerce diventa personale (Italiano)

Gli editori hanno, da sempre, il problema della distribuzione. I distributori che veramente raggiungono in modo capillare le librerie, in Italia, sono sostanzialmente tre. Per questo servizio si prendono una fetta molto sostanziosa dei ricavi: un piccolo editore mio amico paga il 70%.

Wikicrazia – come un po’ tutto quello che ho fatto, anche da musicista – si colloca nella coda lunga (il besteseller, come l’hit da Top of the Pops, non è nelle mie corde), e infatti è pubblicata da un piccolo editore. Per me è stata una scelta di testa e di cuore: Ottavio Navarra è mio amico da sempre, e il rapporto di fiducia che ci unisce ci permette di osare molto di più di quello che mi sarebbe concesso con un editore più strutturato (per esempio, pubblicare le bozze del libro in rete, con licenza Creative Commons). Naturalmente, però questa scelta la sto pagando, e molto cara. Continuo a ricevere segnalazioni da lettori che hanno provato a ordinarlo in libreria, e i cui librai si sono rifiutati di fare l’ordine: troppo complicato, troppa fatica per 15 euro. Un lettore di Modena ha ordinato dieci copie; il libraio l’ha tenuto in ballo due settimane, poi gli ha risposto che non riusciva a procurarselo.

Conseguenza 1. Non mi sento proprio di consigliare a chi fosse interessato a leggere il mio libro di perdere tempo con le librerie (che invece funzionano benissimo per Harry Potter e Bruno Vespa). Usate Internet: siamo presenti su tutti i principali circuiti di distribuzione, compreso il neonato Amazon.it. Qui trovi un elenco completo delle possibilità a disposizione.

Conseguenza 2. Come ai primi tempi dei Modena City Ramblers, l’avventura culturale nella coda lunga diventa un fatto personale. Il business ti snobba? E tu renditi indipendente, fai da solo. Per questo ho accettato di diventare un alpha tester di Blomming: mi piace l’idea che, come dice il suo fondatore e mio amico Alberto D’Ottavi, l’e-commerce sia tanto personale quanto tenere un blog. Se volete Wikicrazia, e allo stesso tempo vi fa piacere incoraggiare i primi passi di una startup italiana, potete comprarlo direttamente da questo blog, cioè da me. È esattamente come un gruppo rock che si porta dietro i suoi CD e li vende ai proprio concerti, e quindi mi ritrovo. E già che ci siamo, li vendo anche (offline) ai concerti di 40 anni (calendario), insieme ai dischi dei MCR e di Cisco. Golia, attento a te: qui stiamo imparando a usare le fionde! 🙂



Si comincia! Wikicrazia alla Social Media Week e su Facebook

Il mio libro riguarda un argomento molto specialistico, interessante per una piccolissima minoranza ma lontano dai pensieri di tutti gli altri più o meno come l’ammasso globulare M13. Eppure, con mia grande sorpresa, ho cominciato a ricevere richieste di presentarlo già due mesi prima di finirlo. Wow.

Tra le prime proposte arrivate, quella che si distingue per il tempismo praticamente perfetto viene da Mafe De Baggis, che mi ha proposto di presentare Wikicrazia alla Social Media Week a Milano. Il libro sarà letteralmente ancora fresco di stampa, e anzi speriamo che arrivi in tempo! Per chi volesse esserci, l’appuntamento è il 21 settembre, ore 14.00 all’Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele 11/12. Credo ci sarà anche una ripresa video, che poi sarà resa disponibile online. Appena Mafe mi manda un link all’evento lo condivido qui sotto.

Il mio editore supersocial Ottavio Navarra mi ha anche coinvolto in un’iniziativa che si annuncia molto divertente. Lui è più o meno lo sciamano di una tribù di utenti forti di Facebook. Ha pensato di dare vita a un appuntamento periodico di dibattito a partire dai libri che pubblica, partendo proprio da Wikicrazia. Funziona così: ci si trova alle 19 di mercoledì 15 settembre su questa pagina. Ottavio lancia un post di benvenuto e discutiamo attraverso i commenti a quel post. È contro ogni regola, perché si finisce per usare i commenti di Facebook come una quasi-chat, ma cosa ci volete fare, Ottavio è fatto così.

Per chi invece fosse interessato a organizzare una presentazione del libro, la cosa da fare è scrivere (o telefonare, se preferite) a Navarra Editore, e chiedere di Ottavio stesso.