Tag Archives: live

In viaggio con le mondine

Jenn commossa dalle mondine
E’ bello viaggiare con le mondine! Organizzare il tour americano di Di madre in figlia non è stato facile (e ti credo, bisogna spostare, alloggiare e nutrire 25 persone dai 30 agli 84 anni! Anche solo fare il check in in albergo diventa un’impresa). Ma ne vale la pena, per due ragioni. La prima è la grandissima soddisfazione di vedere gli americani che rimangono a bocca aperta di fronte al concerto e alle mondine. Imperialismo culturale, tiè. La seconda è che mi piace tantissimo proprio stare con loro, guardarle sciamare tutte allegre al mercato di Pike Place a Seattle in cerca di regalini per i mariti e i figli rimasti a casa, ammirare la skyline delle città americane, cantare fino alle due del mattino nei ristoranti, fare nuovi amici (nella foto dedicano una canzone a Jenn, conosciuta a Vancouver e che ci ha immediatamente adottati).

Hanno il passo dei vecchi diesel, non scattosi ma potenti e sicuri: un po’ lenti in partenza, ma imbattibili sulla lunga distanza. Tutte le sere ci mandano a letto: noi stanchissimi per i viaggi e i concerti, loro macché, granitiche. Loro stesse dicono che “a’g vol des franc par invières e cent par fars tasér” (ci vogliono dieci lire per farci iniziare e cento per farci star zitte). Nella miglior tradizione del rock’n’roll, non si tirano indietro quando si tratta di fare baldoria: ieri Dave, il nostro tour manager, ieri si è ridotto a chiedere al direttore del teatro dove poteva trovare un negozio di liquori aperto di domenica pomeriggio, e per giustificarsi dicev che “alle signore piace il Jack Daniels”. Insomma, il tempo passa che è una meraviglia. Dal finestrino del tour bus guardo passare la Interstate 5. La Deanna, la Viliana, la Manuela e l’Italia giocano a scala quaranta.

Un economista in tour al tempo della crisi

Vancouver: quale crisi?

Il tour americano dei Fiamma Fumana coincide, quest’anno, con la crisi finanziaria che partendo da Wall Street sta investendo l’economia mondiale. In materia di finanza sono ignorantissimo, per cui non mi sento proprio di pontificare su posssibili soluzioni: per chi condivide con me l’impreparazione specifica e la voglia di capire segnalo questo articolo di Sandro Brusco che spiega quali sono i problemi del piano Paulson, naufragato giusto ieri. Come economista, mi interessa invece, e molto, la traduzione dell’andamento degli indicatori economici a livello della vita quotidiana delle persone. E l’occasione è ghiotta: la sera del nostro arrivo a Chicago, mercoledì, la televisione dell’albergo trasmetteva Bush a reti unificate che chiedeva 700 miliardi di dollari per comprare le attività finanziarie basate sui mutui casa; venerdì c’è stato il primo confronto televisivo tra McCain e Obama; ieri sera il piano Paulson è stato respinto dalle camere (hanno votato contro deputati di entrambi i partiti, ma in maggioranza repubblicani). Assisto dalla prima fila a un sussulto della storia economica americana e mondiale: certamente eventi di questa portata devono avere riflessi sulla vita di ogni giorno.

Sono a Vancouver: ieri siamo partiti da Seattle. Non c’è traccia dei miserabili in fila davanti ai pentoloni di minestra dell’Esercito della salvezza trasmessici dall’iconografia della Grande Crisi del 1929. Le strade sono piene di gente allegra e visibilmente benestante. I ristoranti alla moda sono pieni. Anche il nostro concerto di Seattle, nel suo piccolo, è stato un successo, con il teatro pieno. Nonostante questo, il nostro agente, Steve, ci racconta che il settore entertainment risente del nervosismo generale, ed è diventato più difficile riempire le sale. In effetti la spesa culturale è molto prociclica, cresce molto durante i periodi di boom e cala più della spesa aggregata durante le recessioni. Peccato, però. Certi consumi culturali (come il nostro tour Fiamma Fumana-Mondine di Novi, Di madre in figlia) possono dare un vero aiuto ad affrontare l’insicurezza finanziaria anni 2000: le mondine, per esempio, si sono fatte una guerra mondiale, la Resistenza, la ricostruzione, le legnate dalla Celere di Scelba ed eccole qua, sessant’anni dopo, indistruttibili e solari. Una meravigliosa dose di ottimismo per affrontare la revisione del bilancio familiare!

How to play live in Second Life

Il pubblico vola intorno al palco al concerto dei FF in Second Life

Once we had dealt with the technical issues both inworld (build acceptable avatars, find instruments and animations, build the stage…) and in RL (organize the signal channel from our RL instruments to the streaming server), yesterday’s concert in Second Life was emotional and fun. We “felt” the audience, it felt “like being there”. The vibe is more or less that of a live-on-the-radio performance, maybe more fun because you can actually see the audience and interact with them. It was a success, too: we had a full sim and everyone was happy with the experience.

I thought I’d share here the solution we found to do a “real” live show (not just streaming of prerecorded audio files, as most people do in SL). Here it is:

  1. the band gathered in a recording studio (Casamedusa in Milan), The signal from the studio main board was routed to a USB audio interface connected to a PC on which WinAmp and Shoutcast DSP (a WinAmp plugin for audio streaming) had been installed.
  2. we bought time on a SL-specialized streaming service based on Shoutcast. You pay according to time and number of people served: we bought 24 hours for 50 avatars for 700 Lindens. When you pay, the service gives you the config parameters for both Shoutcast DSP and the SL land (which needs to read the music stream from that server’s feed). The sound quality was found to be quite good.
  3. our avatars were steered by other people, leaving us free to concentrate on the music. We, however, had chosen animations, instruments etc.
  4. In the performance room, standing net to us, we set up a laptop logged into SL (via the studio wi-fi) as a “spectator” avatar, allowing us to see the audience inworld and interact with it. (“Hey, you really are raving like there’s no tomorrow! Let’s all fly around the stage!”). The ADSL can take the audio streaming plus one logged-in avatar no problem.
  5. in the control room of the studio there was Ginevra with another laptop (this one logged onto the net via UMTS, in order not to burden the bandwidth) logged onto SL with our vocalist Roberta’s avatar. Besides animating it, she was charged with monitoring the inworld audio and reporting any problems to the engineer.

What I think we should try and improve is interacting with the audience. We’d need a much bigger screen in the studio to have a better feeling of what happens inworld; also we need to learn to interact in the presence of significant streaming latency. Setting DSP to the same parameters as the server (128 kps, 44.1 KHz, mono) we had about 15 seconds latency: that is to say, a note we played in RL would be heard inworld 15 secs later. This means that we could not communicate by talking and responding, but only trying to steer the emotion f the performance: warmup first, then full power on, then slow at the very end.

Roberta was great in mixing SL lingo and live concert ritual (“Are you having find, my dear newbies? LOL!”) and the audience really dug it. Except at the end, when we played a solemn, atmospheric Bella Ciao and everyone was still running wild dancing anims. We all need to learn…

Francesco, Velas, Emiliano, Junikiro, Joey, Rosa, Ginevra, Eliver, Tonino, Asian e tutti i volontari della Festa.