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Dal Barcamp Innovatori PA

Gigi ha scelto la formula del talk show (più talk che show, in realtà) per raccogliere un po’ di idee tra i partecipanti al Barcamp Innovatori PA. Ecco il mio contributo, in cui Gigi e io parliamo di Kublai, di cittadinanza digitale (in cui l’accento viene posto sui doveri, piuttosto che sui diritti, di chi controlla i codici di comunicazione e di immagazzinamento del sapere) e di come cittadini comuni possono produrre commons digitali che hanno molte caratteristiche dei servizi pubblici. La chiacchierata si conclude con una nota di ottimismo: forse il digital divide della pubblica amministrazione non è poi così insormontabile.

Ci vediamo in giro – UPD

Nelle prossime settimane sono un po’ in giro.

  • il 12 maggio sarò a Roma, all’aperitivo Kublai al Forum PA
  • il 13 maggio, sempre a Roma, (alle 9) coordino uno dei tavoli al barcamp InnovatoriPA
  • il 16 maggio presento Di madre in figlia alla Cineteca di Milano (alle 21)
  • il 19 maggio (alle 21) presento Kublai a Legnano (al mitico Circolone di via San Bernardino n.12)
  • il 27 e 28 maggio vado a Parigi, all’Istituto Italiano di Cultura, a presentare Di madre in figlia
  • il 10 giugno sarò a Irealize con Luca, Bruce e altri
  • l’11 e il 12 giugno vado a Londra a un seminario della serie Innovative Service Delivery Workshop dell’OCSE (niente link per ora)

Se i vostri giri coincidono con i miei fatevi vedere, magari ci prendiamo un caffè insieme. In generale, se vi interessa sapere dove sono potete vederlo facilmente da Dopplr (raddoppiato su Faccialibro).

Innovatori PA vs. Public Services 2.0

Su consiglio dello steering committee di Kublai, ho deciso di partecipare al Barcamp Innovatori PA, che si tiene a Roma ed è collegato con il Forum PA.

Gigi Cogo ha pensato di chiedere agli iscritti dei video sulle loro aspettative e sui loro interessi nel partecipare al Barcamp. Sembra un gioco innocente, ma come sempre il diavolo è nei dettagli: il successo di Public Services 2.0 è stato nel centrare esattamente il posizionamento tra alterità culturale (la cultura hacker è assai lontana da quella degli eurocrats bruxellesi) e disponibilità al dialogo. La commissione europea ha capito tutto: cioè che “noi” siamo diversi da “loro”, che questa diversità comprende la padronanza di concetti e strumenti per “loro” interessanti, che “noi” non siamo in alcun modo subalterni a “loro”, ma che siamo apertissimi al dialogo. Il risultato è stato una giornata utilissima, in cui non ci sono state autocensure di sorta ma in cui il clima era assai costruttivo. E quindi funzionari very senior hanno partecipato e preso appunti.

Provo a dare un piccolo contributo al posizionamento culturale di Innovatori PA. Visto che il versante del dialogo è ben presidiato (il ministro Brunetta è stato invitato sia da Gigi che da Nicola), mi sono orientato sull’alterità culturale. Mi è venuto fuori questo video, il mio primo approccio a quello che i miei amici americani chiamano con affetto “inspirational bull%#it”

🙂