Brexit: continuiamo a costruire.

Nel 1941, mentre le armate di Hitler mettevano a ferro e fuoco il continente, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Ursula Hirschmann erano al confino a Ventotene. E scrivevano questo:

la linea di divisione fra i partiti progressisti e partiti reazionari cade perciò ormai, non lungo la linea formale della maggiore o minore democrazia, […] ma lungo la sostanziale nuovissima linea che separa coloro che concepiscono, come campo centrale della lotta quello antico, cioè la conquista e le forme del potere politico nazionale, […] e quelli che vedranno come compito centrale la creazione di un solido stato internazionale, che indirizzeranno verso questo scopo le forze popolari e, anche conquistato il potere nazionale, lo adopereranno in primissima linea come strumento per realizzare l’unità internazionale. (fonte)

Oggi è un giorno triste. Ma non è finita qui. In condizioni molto peggiori delle nostre, Spinelli, Rossi e Hirschmann hanno continuato a lavorare per un Europa libera, pacifica, unita. E così farò io, per amore, e per l’interesse della mia famiglia italo-svedese, della mia residenza belga, dei miei soci romeni, tedeschi, americani, islandesi, inglesi e scozzesi. Buona fortuna e un abbraccio forte ai miei amici nel Regno Unito. 

Continuiamo a costruire. La strada è questa.

2 pensieri su “Brexit: continuiamo a costruire.

  1. Tito

    It is a fact that most Europeans are not as international as we are. It is also true that immigration threatens more the living styles of people that are unlike you and me. In the media, lots of voices in many ways, sometimes without intention, reinforce nationalisms or dismiss it as stupid. For this reason, for me the opinions of the fearful and conservatives when it comes to nation states for me should be treated with more respect, in order to be won over.
    Europe can be an exciting space without the UK, the opposite is probably less true.

    Replica
    1. Alberto Autore articolo

      Agreed on all accounts, Tito. Still, this is a binary choice: you Leave, or Remain. If you Remain you can try reform. If you Leave… you have left.

      I choose, as I did before, to make Europe my home, and fight for it to be ever better.

      Replica

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.